ASPI soggetta all’IRPEF?

  • Partecipante
    linuxaddicted del #44796

    Ciao a tutti,

    In questo mio primo post, vorrei per favore un chiarimento sull’ASPI.

    Mia moglie ha lavorato dal 01/02/2013 al 31/01/2014 come collaboratrice domestica/badante presso una famiglia.

    Ora ha avendo lei diritto all’ASPI, la domanda è stata accettata (e tralascio qui l’incompenza riscontrata sia al patronato INAS-CISL che l’ha inoltrata, che quella dimostrata dagli operatori INPS che non riuscivano – non sono in grado – di scaricare dal LORO sito l’ultimo bollettino di Gennaio 2014 con i contributi versati dal datore di lavoro con indicate le ore lavorate, cosa che invece il suddetto ex datore ha fatto in qualche secondo, e che poi io ho partato sia di persona alla sede locale – sprecando tempo e benzina, che poi inviato via email a sostegnoreddito.belluno@inps.it) e infatti dal suo account, sul pessimo sito dell’INPS, è stata erogato il primo pagamento.

    Qui ho la funzionaria mi ha scritto quanto segue:

    “La retribuzione per le lavoratrici domestiche non è calcolata sulla busta paga ma sull’importo dei contributi versati; c’è un calcolo preciso che si deve fare per trovare la retribuzione oraria convenzionale che viene poi moltiplicata per le ore lavorate: nel 2013 la retribuzione convenzionale era pari a € 5,00 e le ore lavorate sono state 1210, nel 2014 € 5,06 e le ore lavorate 170. La decorrenza della prestazione è il 22.02 dal momento che sono stati retribuiti 14 giorni di mancato preavviso (dal 01.02. al 14.02) e, inoltre, come primo pagamento è stata calcolata una retribuzione giornaliera di € 12,51 che è già stata rivista e ricalcolata d’ufficio nei giorni scorsi e definita in € 14,39. Con il prossimo pagamento saranno anche riliquidati i 37 giorni già retribuiti con la differenza evidenziata. “

    Al che, io ho risposto che:

    “se per i 37 giorni liquidati si debbano intendere
    l’ultima settimana di Febbraio più le quattro settimane di Marzo.

    Nel qual caso, moltiplicando 12,51 (senza rivalutazione) per 37 giorni,
    il risultato dovrebbe essere 462,87 €uro, ed allora non ci siamo.”

    e qui casca l’asino. 😯

    Infatti in una successiva email, l’incaricata mi informava che l’ASPI è soggetta all’IRPF e perciò ci sono di Tattenute IRPEF Anno Corrente: – 106,46 😈

    Vorrei sapere due cose:

    1) Se per le collaboratici domestiche/badanti l’ASPI va calcolata sull’importo dei contributi versati, e NON sulla busta paga ed allora mi chiedo perché appaia questo sul sito dell’INPS:

    “”QUANTO SPETTA

    L’indennità mensile è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini
    previdenziali degli ultimi due anni, ed è pari al:

    75% della retribuzione mensile nei casi in cui tale retribuzione
    sia pari o inferiore ad un importo stabilito (pari per l’anno 2014 a
    1.192,98 euro) e annualmente rivalutato sulla base della variazione
    annuale dell’indice ISTAT;

    Nei casi in cui la retribuzione mensile sia superiore al predetto
    importo l’indennità pari al 75% dell’importo incrementato di una somma
    pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto
    importo.
    L’importo così determinato non è soggetto a rivalutazione annua.
    In ogni caso, l’indennità non può superare un massimale mensile
    stabilito dalla legge.
    All’indennità mensile si applica una riduzione del 15% dopo i primi 6
    mesi di fruizione e un ulteriore riduzione del 15% dopo il 12° mese di
    fruizione.”

    2) Se è normale che l’ASPI sia gravata fiscalmente dall’IRPEF , il che mi pare davvero una presa in giro nei confronti di chi è disoccupato.
    Della serie:

    Non vorremo mica dare tanti denari a dei lavoratori disoccupati senza chiedere indietro qualcosa?

    Soprattutto su importi così esigui:
    sui 431,7 €uro, che mia moglie avrebbe dovuto percepire, è del tutto congruo e moralmente corretto, trattenere 106 €uro? ❗

    Vi ringrazio in anticipo per le eventuale risposte.
    Ciao.

    Partecipante
    spartacus del #48597

    Da qualche parte c’è scritto che le regole non sono valide (oppure il rispetto dei minimali non sono validi) per i lavoratori colf/badanti e per gli apprendisti.

    Anche l’aspi, come tutte le indennità erogate dall’inps sono soggette a tassazione irpef. Mi sembra strano comunque che su un importo minore ai 6/700 € ci siano imposte a debito, la detrazione da lavoro dipendente dovrebbe azzerarla. Questo mi fa pensare che chi ti ha istruito la domanda non ti abbia compilato il modulo dm10.

    Partecipante
    linuxaddicted del #48598

    Ciao Spartakus, e grazie per la risposta, ma quando tu dici:

    Da qualche parte c’è scritto che le regole non sono valide (oppure il rispetto dei minimali non sono validi) per i lavoratori colf/badanti e per gli apprendisti.

    cosa intendi esattamente? Non capisco, anche perché l’incaricata INPS che mi ha risposto all’email sopra indicato, – e qui mi devo ripetere – che:

    La retribuzione per le lavoratrici domestiche non è calcolata sulla busta paga ma sull‘importo dei contributi versati; ecc.

    e poi in un’altra email ha ribadito la cosa, ed anche qui cito testualmente, così:

    “Inoltre le allego il prospetto di pagamento che come può vedere corrisponde al centesimo. Ribadisco che con il prossimo pagamento l’importo giornaliero sarà aggiornato.

    Beneficiario: (il nome e cognome di mia moglie)

    Prestazione in pagamento : ASPI/MINIASPI
    Numero domus della domanda : (una stringa di numeri)
    Giorni erogati: 37
    Periodo di riferimento : 22/2/2014 – 31/3/2014

    Importo indennita’: + 462,87
    Tattenute IRPEF Anno Corrente: – 106,46

    Netto Pagamento: + 356,41″

    E poi io stupendomi di tutte queste trattenute IRPEF su una ASPI di così ridotta entità – e qui ricordo che mia moglie lavorava part-time per 5 ore al giorno dal LUN al VEN salvo straordinari per uno stipendio di 700 €uro netto al mese – la stessa impiegata INPS mi ha detto quanto segue:

    “Sua moglie non ha chiesto le detrazione per lavoro dipendente o assimilati per cui la trattenuta irpef sarà all’incirca come quella di questo mese. Quanto eventualmente in più trattenuto le sarà rimborsato in sede di 730. Se invece la signora vuole che la trattenuta sia più bassa, dfovrà farà richiesta scritta, su apposito modello scaricabile dal nostro sito, di applicare le detrazioni sull’indennità.”

    Allora io Le ho chiesto se per favore mi indicava quale era il modulo al quale lei si riferiva, visto che dopo aver letto TUTTI i 100 e passa form sulle 7 pagine dedicate appunti ai moduli, io non riuscivo a trovarlo nel loro splendido sito, nemmeno usando la casella di ricerca all’interno di questo, e nemmeno la ragazza che mi ha risposto al numero verde per i fissi 803 164 che avevo provveduto poi a contattare.

    Allora la stessa incaricata INPS mi ha risposto, seccata pure – e qui la cito ancora testualmente – sostenendo che:

    “al giorno liquido decine di pratiche e che se per ogni persona dovessi fare quello che sto facendo con lei mi rimarrebbe davvero poco tempo per liquidare”!

    al che io rispondevo in siffatto modo:

    “Egr.ia Sig.ra (nome della funzionaria),

    Prendo atto del fatto che per Lei, comunicare via email, informazioni per il richiedente una domanda ASPI sia un aggravio lavorativo a Suo carico, ma la cosa è dovuta al semplice fatto che la fruibilità del Vostro sito web ufficiale:

    http://www.inps.it/portale/default.aspx

    è praticamente nulla; nel senso che la navigazione al suo interno, dovrebbe prevedere dei link, immediatamente visibili su Aspi e simili, ed invece ciò non avviene affatto.

    Inoltre nella sezione in alto a destra dove appare il rettangolo INPS RISPONDE, cliccandoci sopra si apre una seconda pagina che dice quanto segue:

    “Accedendo al servizio Inps Risponde e compilando i campi della maschera con i dati richiesti, puoi ricevere tutte le informazioni di cui necessiti tramite email.
    Per rispondere anche a richieste particolarmente complesse, il servizio inoltra i quesiti agli esperti del back office, che provvederanno a inviarti la risposta nei tempi necessari all’elaborazione.

    ACCEDI AL SERVIZIO

    Bene, cliccando appunto su ACCEDI AL SERVIZIO, ecco che si apre una pagina che mostra una bella scritta in rosso con la scritta ELABORAZIONE IN CORSO che va avanti all’infinito……

    Ci tengo a sottolineare come abbia già segnalato la cosa già ben tre volte al Vostro numero verde, da fisso: 803164, ma non ho ottenuto evidentemente granché.

    Inoltre ho provato ad accedere a tale “presunto” Servizio, devo oramai chiamarlo, mio malgrado, così, con vari browsers ovvero Mozilla Firefox, Chromium, e Opera da entrambi i miei due computers dove uso due distro diverse GNU/Linux ovvero Linux Mint e Ubuntu Precise Pangolin 12.04 LTS.

    Ci tengo a sottolineare quanto sopra, per dire che il problema non è affatto lato client, bensì tutto vostro, ovvero sul server – spero dedicato – che da l’host al vostro sito web.

    Qui mi permetta – rimango a dir poco male – che una amministrazione pubblica utilizzi un linguaggio server side come, ASP.NET che è un software proprietario con licenza Microsoft su un server, dove gira forse IIS, anch’esso a pagamento.

    Dico questo perché tali costi si abbattono sulla collettività che deve poi pagare per qualche “strano” motivo software che potrebbe benissimo avere in forma Open Source e gratuita, con enorme risparmio per noi tutti semplici cittadini, che invece dobbiamo perciò pagare Windows per fruire di un sito web che si potrebbe fare gratis e sicuramente meglio, mi conceda, con il PHP e MySQl come database.

    Non mi stupisco pertanto, che anche lato client poi tutti o quasi i vostri pc – in quanto amministrazione pubblica – girino con un OS a pagamento come Windows, con i disservizi che ciò implica e che Lei tempo addietro mi accennava aver sperimentato in prima persona.
    Disservizi che magari poi si scaricano sugli ignari cittadini.

    Le rendo noto anche ho cercato in lungo e in largo sul vostro sito, e dalla home > modulistica > prestazioni a sostegno del reddito ho letto tutte le 7 pagine che contengono appunto i vostri moduli (un centinaio quasi), ma non ho trovato affatto, quello al quale Lei accennava: ovvero quello per la detrazione sull’indennità ASPI.

    In seguito ho chiamato il numero verde 803164 e anche l’operatrice ha cercato nel sito il modello in questione, dopo aver esposto la questione, ma anche qui non ho risolto nulla, poiché l’incaricata non è riuscita a trovarlo.

    Ora, se Lei è così gentile di inviarmi il link corretto o almeno la sigla esatta per il modulo di cui sopra, gliene sarei grato, oppure mi vedrò costretto a recarmi di persona ancora una volta presso la sede INPS di Belluno, dovendo perciò chiedere un premesso lavorativo e sprecando tempo e benzina.

    Se il vostro/vostri webmaster fossero più attenti alle problematiche sopra esposte, l’utente finale potrebbe risolvere in breve tempo e online, cose che in molti paesi oramai sono all’ordine del giorno, ma evidentemente l’Italia è un paese particolare…anche in questo.

    Distinti saluti. “

    Dopo questa email, la nostra eroina INPS, mi indicava il modulo in oggetto così:

    “www.inps.it, MODULI (in alto a sn), moduli vari (in basso a sn), il 7° modello. Sinceramnente ci sono cose molto più complicate, soprattutto per una persona come lei che evidenzia una così profonda conoscenza di programmi…
    Buona Pasqua”.

    Che altro non è che il modulo per le detrazioni per coniuge/figli a carico e mia moglie non lo è.

    Infatti ecco – e qui termino – la mia (spero davvero ultima email alla simpatica funzionaria INPS) rispondevo così:

    “Egr.ia Sig.ra (nome incaricata INPS),

    Le cose sono complicate perché spesso la pubblica amministrazione spreca soldi e denaro di tutti noi semplici cittadini, affidandosi a professionisti o pseuodotali del settore che portano a risultati alquanto dubbi, come il vostro sito web.

    Le dico questo con cognizione di causa, poiché programmo anch’io per creare siti web dinamici, ma mi affido a risorse Open Source e del tutto gratuite ovvero PHP e MySQL come db, e non pago di conseguenza un bel nulla per tali risorse; e qui mi riferisco a quello che voi – e perciò noi cittadini – dobbiamo pagare ad una major come Windows, per l’utilizzo di sofware proprietario, sia lato server che lato client.

    Crede che davvero che sia una gentile concessione gratuita di Bill Gates e soci, l’uso di ASP.NET, e sui vostri pc che avete lì negli uffici l’utilizzo di Windows, presumo ora, 8?

    In ogni caso il modulo da Lei indicato non mi serve a nulla, visto che riguarda le detrazioni d’imposta per coniuge/figli a carico e mia moglie non si configura in tale categoria.

    Le sottolineo comunque che il vostro link per INPS RISPONDE non funziona ancora!.

    Speriamo solo che ora i nuovi manager pubblici nonostante il nuovo tetto allo stipendio di “soli” 238.000 €uro all’anno, come il premier Renzi ha voluto, riescano a dare la stura a tutte le loro indubbie capacità, trovando qualcuno che rimedi a quanto sopra, visto che fino ad ora i risultati sono stati forse un po’ scarsini….

    Anche perché si deve considerare che anche loro, come l’ex Vostro Presidente sig. Mastrapasqua:

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-01/antonio-mastrapasqua-si-dimette-presidenza-inp-135146.shtml?uuid=ABgPIqt

    dovranno poi magari pagare anche l’IRPEF, con notevole riduzione di stipendio, e di conseguenza devono essere assolutamente compresi, se nonostante il loro notevole impegno non tutto andrà come previsto.

    Fa davvero piacere sapere che l’ASPI sia gravata fiscalmente dall’IRPEF.

    Non vorremo mica dare tanti denari a dei lavoratori disoccupati senza chiedere indietro qualcosa?

    In effetti sui 431,7 €uro, che avrebbe dovuto percepire mia moglie, trovo del tutto congruo e moralmente corretto, trattenere 106 €uro.

    I latini dicevano infatti:
    “Dura lex, sed lex”.

    La ringrazio per le Sue email chiarificatrici, e non si incomodi oltre nel rispondermi a questa, visto che le domande di disoccupazione (come si chiamavano un tempo) sono molte, come Lei mi spiegava in una Sua email precedente, e il tempo è prezioso, soprattutto quando poi si vede che le risorse pubbliche sono così esigue, ma i Vostri manager e direttori, dirigenti sono così competenti e capaci.

    Buona Pasqua anche a Lei, anzi (parafrasando una pubblicità ormai vetusta) buona Mastrapasqua a tutti.”

    D’altronde, essere preso in giro e tartassato di tasse dalla pubblica amministrazione non piace a nessuno, io credo, soprattutto quando si vedono tali sprechi e nefandezze fatte con i nostri soldi. 👿 👿 👿

    Inoltre Spartakus dice:

    Mi sembra strano comunque che su un importo minore ai 6/700 € ci siano imposte a debito, la detrazione da lavoro dipendente dovrebbe azzerarla. Questo mi fa pensare che chi ti ha istruito la domanda non ti abbia compilato il modulo dm10

    ma il modulo dm10 non sarebbe questo:
    https://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=0%3B5773%3B6118%3B6119%3B6129%3B&lastMenu=6129&iMenu=1

    o sbaglio?

    E il datore di lavoro per le colf/badanti ecc. non è tenuto ad essere un sostituto d’imposta per legge.
    O cosa intendevi? 😕

    Grazie.
    Scusate la lunghezza del post, ma ho cercato di essere il più chiaro possibile.
    Ciao. 🙂

    Partecipante
    spartacus del #48599

    Purtroppo sei entrato nel turbine della burocrazia, benvenuto in Italia. Il modulo si chiama mv10, scusami se ti ho scritto dm10, è stato un lapsus.
    Se tua moglie non ha il pin dell’inps compila questo modulo e portalo nei loro uffici: https://www.inps.it/portale/default.aspx?imenu=107&formspalladestramodulistica=true&sricerca=mv10.
    Se ha il pin vai su invio domande di prestazioni a sostegno del reddito/detrazioni d’imposta (mv10) e compila/invia il modulo.

    Partecipante
    linuxaddicted del #48600

    Ma quello è proprio il modulo che aveva indicato la funzionaria INPS: ma non riguarda solo il coniuge o i figli a carico?

    Infatti nel form sulla prima pagina leggo questo:
    Per ottenere le detrazioni, il reddito complessivo annuo del familiare a carico non deve superare 2.840,51 euro (al
    lordo degli oneri deducibili).

    Mia moglie non è a carico mio, oppure ha diritto ugualmente alla detrazione IFPEF?

    Scusa, ma questi aspetti tecnici non mi sono molto chiari.

    Partecipante
    spartacus del #48601

    Il modulo vale anche per comunicare di aver diritto alle detrazione da lavoro dipendente ed assimilati (tra gli assimilati vi è anche quello derivante dalle indennità erogate dall’inps). Si tratta di circa 140 € mensili.

    Partecipante
    linuxaddicted del #48602

    Ho capito, ma se mia moglie dopo gli 8 mesi di ASPI, trova lavoro, oppure anche prima, non è che poi debba restituire questi soldi, che compilando il modulo, potrebbe ora ricevere?

    Chiedo questo, perché cercando sul web, ho visto che molti sono indecisi se compilare il form, e preferiscono avere quelle trattenute IRPEF ora sull’ASPI, che dover restituire poi magari il prossimo anno con il 730, un sacco di soldi?

    Cosa consigli?

    Grazie e ciao.

    Partecipante
    linuxaddicted del #48603

    Ciao,
    Chiedo scusa, ma vorrei solo sapere quanto ho chiesto nel post precedente: ovvero avendo inserito il pin sul loro sito, ho visto che il modulo MV10 è già precompilato con tutti o quasi i dati di mia moglie, e pronto per essere inviato a loro, ma non so se convenga chiedere ora queste detrazioni d’imposta, per non avere ora 100 €uro di tassazione IRPEF sull’ASPI, oppure accettare di trovarsi ora con questi soldi in meno nell’ASPI, ma non dover pagare poi TUTTO IN UN COLPO magari un sacco di soldi appunto di questa IRPEF, il prossimo anno con il 730.

    Cosa consigliate?
    Grazie e ciao.

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