Salve a tutti,
dopo una serie di peripezie ho accettato una offerta da una società americana per cui a breve partirò dall’Italia.
Attualmente il mio contratto possiede un “allegato” nel quale è stabilito che, a fronte del mio impegno di non esercitare la facoltà di rescindere dal contratto non prima del 30/08/2016, mi viene riconosciuto un importo lordo di 330 euro mensili (presenti in busta paga alla voce patto di stabilità)
Nel caso in cui intendessi recedere prima (come sta accadendo ora), all’azienda viene riconosciuto un risarcimento di 330 euro * numero di mesi dell’accordo, ossia…un sacco di soldi (11 mila e passa).
Volevo capire se questa cosa nasconde una clausola vessatoria.
Alcuni hanno affermato di si (l’azienda ha in effetti diritto solo al risarcimento di 330 * numeri di mesi in cui sono stato).
In realtà il mio cambio di lavoro è dovuto proprio a delle condizioni di lavoro (approcci per niente professionali, consegne dell’ultimo momento con permanenze in ufficio fino all’1 di notte) che cominciavo a non sopportare più. Per cui in teoria il mio licenziamento potrebbe configurarsi con “giusta causa”
Ma come si fa a provare una cosa del genere?
Come devo comportarmi a riguardo?