Naspi respinta per l'insufficienza di settimane contributive

  • Partecipante
    A.K86 del #59133

    Buongiorno a tutti,

    Spero mi potrete aiutare a risolvere il mio problema. Ho presentato una domanda di Naspi il 05/06/2017 dopo aver lavorato full time per 9 mesi presso un’azienda, e in seguito a delle dimissioni per giusta causa (trasferimento a un’altra sede dell’azienda che si trova oltre 50 km dal luogo di residenza, nel mio caso da Roma a Udine). Fino a qualche giorno fa (quindi fino al 14/11/2017) la mia domanda risultava sospesa in attesa di istruttoria. Ho chiamato il contact center varie volte e l’ultima volta mi è stato detto che la mia domanda risultava nella fase ”richiesta documenti”. Mi sono recata allo sportello per chiarimenti e mi è stato comunicato che mancava la copia delle dimissioni per giusta causa (cosa che mi sembrava strana dato che ho fatto domanda tramite patronato e le dimissioni essendo date in modo telematico dovrebbero già risultare nel loro database). Sono dovuta tornare nella sede per allegare la documentazione mancante e l’addetta mi ha riferito che non ci dovevano più essere problemi e che la mia pratica si sarebbe sbloccata a breve. Il giorno dopo controllando nuovamente sul sito ho visto che la mia domanda è stata respinta perché ”non ho le settimane contributive e/o la prevalenza richiesta per la concessione della prestazione…!”. Ho chiamato di nuovo il contact center e mi è stato detto che a questo punto l’unica cosa da fare è il ricorso. Ora io non riesco a capire per quale motivo in 5 mesi non hanno provveduto a comunicarmi nulla né riguardo al foglio mancante né riguardo questo ultimo problema del calcolo delle settimane contributive, cosa che mi sembra totalmente insensata dato che sul mio estratto conto previdenziale risultano all’incirca 98 settimane contributive negli ultimi 4 anni; mentre per poter chiedere il Naspi ne bastano anche 13!
    Ho chiamato anche il patronato e mi hanno detto che potrei fare il ricorso o semplicemente tornare allo sportello e chiedere le motivazioni.
    Vi sarei molto grata se mi poteste aiutare a capire quali possono essere le soluzioni e le strade da prendere, anche perché l’impiegata del patronato mi ha detto che di solito l’Inps non si sbaglia mai per quanto riguarda questi calcoli.

    Grazie ancora, e saluti.

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