Salve,
mi chiamo Salvatore e sono di Caserta.
E’ la prima volta che vi scrivo e vi ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Vi spiego il mio problema.
Lavoro presso un’azienda con contratto a tempo indeterminato e CCNL commercio terziario, sono inquadrato come impiegato e in pratica lavoro come tecnico specializzato su di un cantiere.
Per quello che so il datore di lavoro ha facoltà di disporre di me per assegnarmi trasferte o missioni fuori dal comune di residenza dell’azienda.
Quello che voglio sapere io è: fino a che punto il datore di lavoro può esercitare questo suo diritto?
Perchè attualmente i piani del mio datore di lavoro prevedono che io dovrei viaggiare da Caserta fino a Vicenza (quindi dovrei affrontare una trasferta di ben 750 km) tutte le settimane.
Per raggiungere il luogo della trasferta (vicenza) dovrei cambiare 4 treni e prendere un autobus per un totale di ben 8 ore e mezza di viaggio, e forse dovrei viaggiare anche di notte.
Ripeto secondo il mio datore dovrei fare questo viaggio ogni settimana!
Lui ha la facoltà di disporre di me in questo modo, o posso oppormi in qualche maniera?
Le ora che impiegherò per il viaggio rientrano nell’orario lavorativo?
Lo stress e i disagi di tale trasferta sono tutti ripagati con le 15 euro che mi danno in busta per la trasferta italia, o posso chiedere qualcosa in più?
Ringraziando di nuovo porgo cordiali saluti.